Chicchibio GranTour Napoli #CHGTN – 30-1 GIUGNO

» Posted by on Mag 8, 2015 in Enogastronomia, Viaggi | 0 comments

 

Durante il week end  30-1 giugno,  visitiamo il  Cooking FoArt, e con una guida andremo nel cuore del centro storico di Napoli, mentre con Giulia Cannada Bartoli conosceremo i luoghi della tradizione culinaria napoletana .

  1)   Il Cooking For Art a cura Luigi Cremona e  Witaly 




si terrà a Napoli nella splendida cornice del Circolo dei Canottieri.


 In questa suggestiva location verrà assegnato il premio miglior Chef emergente.

Per la prima volta  quest’anno il premio è esteso oltre al sud Italia  anche a quello del centro Italia, una stimolante competizione che vedrà per la prima volta competere più di 20 giovani e preparati Chef provenienti da tutte le regioni del Centro e Sud d’Italia a diretto contatto con il pubblico partenopeo, dove in contemporanea ci sarà il concorso Pizza Chef e Chef emergente del centro e del sud d’Italia 2015.

Oltre alle esibizioni si potranno gustare nell’area gourmet i piatti preparati da vari chef stellati provenienti da varie regioni. 

Inoltre saranno presenti più di 70 produttori che nei tre giorni metteranno in degustazione i loro prodotti: dalla mozzarella di bufala campana  alle birre artigianali, l’aeto balsamio, il cioccolato modicano, aziende vinicole, tonno, e tanto altro, .. 

2) Il cuore di Napoli

Lungo i decumani maggiore e inferiore, quindi via dei Tribunali e via Benedetto Croce (alias Spaccanapoli), è possibile fare uno straordinario viaggio tra diversi periodi storici che si accavallano nell’arco di tempo di più di 2000 anni. Le tracce di questo percorso millenario sono ben visibili tra palazzi, monumenti, chiese, e soprattutto nell’impianto urbanistico ancora esistente di epoca greco romana.

Napoli, all’epoca Partenope, è stata una città greca dove si parlava greco e questa civiltà molto sensibile alla cultura, al senso dell’estetica ed ella filosofia, ha meravigliosamente influenzato molti degli usi e costumi ancora presenti tra la popolazione, specie in questa parte della città. Sarà quindi molto interessante, e spesso emozionante, visitarla con un occhio attento e percorrere un itinerario dove cultura e storia si intrecciano continuamente e golosamente con la grande tradizione enogastronomia napoletana.

Il cibo è ovunque in quanto Napoli da sempre si esprime in maniera ricca ed ampia in fatto di gastronomia che sa spaziare dall’alta cucina, ai piatti popolari e ad una offerta unica e vivace di cibi da strada.

La parte più antica di Partenope è proprio il regno dello street food che propone una moltitudine di interpretazioni tutte geniali e golose, da mangiare passeggiando tra i vicoli, visto che qui il clima è mite e favorisce quindi la vita all’aperto. Regina dello street food è certamente la pizza della quale si hanno tracce certe dal 1500. Piegata in quattro, a portafoglio si dice da queste parti, nasce come cibo da strada, senza pomodoro, quindi poverissima, condita solo con sugna e pepe, la “mastunicola”. L’incontro nel 1800 con il pomodoro ha fatto la sua fortuna, prende forma così la margherita con pomodoro, fior di latte e basilico, la pizza universale conosciuta e preparata ormai in tutto il mondo.

Visita all’  Orto Botanico.

3) In contemporanea con  Giulia Cannada Bartoli, autrice della Guida alle Trattorie di Napoli.


  Partendo dalla tappa del decumano  maggiore,  c’è l’antica trattoria Da Carmine, dal 1967, dove sarà piacevolissima una sosta per gustare i piatti della tradizione napoletana. Grande spazio è dato ai piatti di mare, quindi spaghetti con cozze e vongole, frittura di pesce, polpo all’insalata. Imperdibili gli ziti al ragù di carne, le braciole ripiene o le polpette al sugo.

Risalendo ancora un po’ via dei Tribunali incontriamo un tipico “banco dell’acqua” o “ acquafrescaio”, uno dei pochi rimasti in città: è il banco in marmo di Carmnella che vi preparerà sul momento spremute di arancia e limonate con diverse scelte di varietà di acque campane.

Il miglior caffè nel bar Nilo, in piazzetta Nilo, di fronte la bellissima statua del dio Nilo che testimonia la presenza di una colonia egizia in questa parte della città.

Una tappa suggestiva ed imperdibile è quella alla Locanda del Cerriglio nel vicolo più stretto di Napoli, sita proprio nei locali antichissimi notoriamente frequentati dal pittore Michelangelo Merisi, il Caravaggio

La storica taverna è stata resa famosa dalla violenta aggressione subita proprio qui da Caravaggio che amava profondamente Napoli, dove ha vissuto per un periodo abbastanza lungo e realizzato tre delle sue opere più belle che da sole valgono il viaggio. “Le Sette Opere di Misericordia”, esposta al Pio Monte della Misericordia;  il “Martirio di Sant’Orsola, esposta a Palazzo Zevallos Stigliano, “La Flagellazione di Cristo”, esposta al Museo di Capodimonte.


Abbiamo predisposto pacchetti comprensivi di soggiorno.


Per info&preno

 Chicchibio Gran Tour

chicchibio.eventi@gmail.com

cell. 329 5948879


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